Crescono i palazzi
si affollano di case le nostre città
riempiamo quattro mura di inutilità
… di solitudine e nausea
Come di consueto
curiamo le facciate con discreta abilità
perdendoci all’interno con periodicità
… senza trovarne un motivo
E l’uomo si fa piccolo …
Nell’era del progresso
è lui che serve all’uomo oppure l’inverso?
Viziato in ogni istante da un bisogno diverso
… è solo fine a se stesso
Mi chiedo:
“Ho visto giusto nel mantenermi onesto a qualunque pretesto?”
scoprendomi più volte fuori luogo, fuori posto
… anche se dentro al contesto
come ferito, disperso
… lasciato indietro dal resto
E l’uomo si fa piccolo
l’uomo si fa piccolo … .